DISconnesso, fuga off-line
di e con Guido Castiglia
collaborazione alla messa in scena Pino Di Bello
disegno luci Pino Di Bello e Franco Rasulo
luci e fonica Raffaele Arru

“DISconnesso, fuga off line” è uno spettacolo che tratta lo scontro titanico tra realtà fisica e realtà virtuale, una dicotomia resa ancor più evidente dalla condizione pandemica e dal distanziamento sociale che ha reso ammissibile la bulimia del virtuale, attribuendole il valore di salvagente sociale e simbolo di emancipazione tecnologica. “DISconnesso, fuga on line” nasce da un’intuizione immediatamente precedente agli eventi del Covid19, ma è una storia che oggi, come non mai, si rende necessaria per una rieducazione alla realtà, all’empatia e al riconoscimento degli stati emotivi.
Guido Castiglia

WhatsApp, Snapchat, Facebook, YouTube e i giochi online sono il mondo di Davide, per gli amici Dave Tiger, tredici anni e una vita in rete nella quale le relazioni personali e i mostri di Fallout 4 si mescolano in una realtà fittizia che oscura sempre più la vita reale che appare ai suoi occhi noiosa, ripetitiva e senza emozioni. Ma arriva il giorno in cui accade l’inaspettato: uno scontro con i suoi genitori, un litigio dove Davide non trova le parole e lo stato d’animo per difendere l’indifendibile, una fuga precipitosa che lo scaraventa nel mondo fisico da lui tanto odiato; che fare? Raccontare in rete la sua avventura! Ma il cellulare si scarica e con sé non ha né il caricatore né il “sacro” powerbank.
Isolato dal “resto del mondo” si sente perso …
Lo spettacolo racconta, in chiave divertente e ironica, l’avventura interiore di un ragazzo disconnesso dalla realtà che, durante la sua fuga, riconquista le proprie abilità di relazione, le “tecnologie” del proprio corpo e le proprie sensazioni, riscoprendo un “gioco emotivo” stupefacente, capace di fargli superare ostacoli apparentemente insormontabili, con la sola forza del pensiero … anche senza connessione veloce.

La drammaturgia dello spettacolo nasce da un attento e approfondito studio sul fenomeno della dipendenza da internet e dal virtuale, nel tentativo di comprenderne le motivazioni e restituire ai giovani spettatori uno sguardo più olistico delle realtà.
La storia, nel suo evolversi, restituisce al protagonista (completamente catturato al mondo virtuale) l’opportunità di riscoprire le sue potenzialità relazionali e, soprattutto, la capacità di controllare e gestire le proprie emozioni. Il mondo reale e fisico si rivela così, agli occhi di Dave, un’esperienza di gran lunga più entusiasmante delle emozioni fittizie create nella rete virtuale. Il testo dello spettacolo include tutti i passaggi fondamentali rappresentati da una sorta di iniziazione al mondo reale subita e vissuta dal protagonista del racconto.
L’arte della narrazione resta l’elemento peculiare per la messa in scena della compagnia.

A partire da 11 anni