FramMenti di un tempo sospeso ascoltare l’adolescenza

un progetto di Nonsoloteatro in collaborazione con La Baracca-Teatro Testoni Ragazzi, Rosso Teatro e Rinoceronte Teatro

Guarda tutte le interviste agli/alle insegnanti:

Il progetto:

Da sempre, la prassi della nostra compagnia è volta all’ascolto dei preadolescenti e adolescenti nella convinzione che il ruolo di chi scrive per ragazzi sia di stringere un patto con il proprio pubblico di riferimento attraverso un confronto reale con le loro sensibilità, per far emergere un immaginario condiviso in grado di mettere insieme sensibilità dei ragazzi e poetica degli artisti; un lavoro costante che richiede rigore e dedizione.

Mai come in questo periodo di pandemia il “distanziamento fisico” si è trasformato in vero “distanziamento sociale ed emotivo”, negando la natura conviviale dell’essere umano, provocando ansie e paure che hanno portato ad un isolamento degli adolescenti con i loro sentimenti, come se gli smartphone, i tablet e i computer potessero essere sufficienti ad essi; come se fossero gli strumenti adeguati a sostituire la vita relazionale di comunità.

Non è così, una società che ha delegato agli algoritmi scientifici dei virologi la propria vita sociale provoca inevitabilmente tracce sensibili e durature nell’animo e nella mente, soprattutto dei ragazzi.

Si è fatta così urgente in noi l’esigenza di avviare un osservatorio specifico sui disorientamenti, le ansie e i desideri dei ragazzi, durante e dopo la pandemia: come hanno vissuto il periodo del lockdown? Che cosa è cambiato? Quali disorientamenti ha lasciato? Cosa ha cancellato l’isolamento fisico? Come sono cambiati i rapporti e gli approcci affettivi? Quale sedimentazione emotiva resterà di questa esperienza tra un anno? Come potranno raccontarla?

Eccoci quindi pronti a creare un nuovo legame con gli adolescenti: un osservatorio per ascoltare i pensieri, gli immaginari e il “sentire” dei ragazzi e delle ragazze tra gli undici e i diciassette anni.

Una nuova esperienza per la quale ci è parso naturale coinvolgere i narratori e le narratrici di tutta Italia che da tre anni partecipano al progetto “Vox Motus, di voce in voce”, un progetto che negli anni ha messo al centro del suo lavoro le fragilità dell’adolescenza.

Tale collaborazione permetterà di avviare un’indagine ad ampio raggio sul territorio italiano da giugno 2020 a dicembre 2021; oltre un anno di ricerca, di elaborazione e di confronto con insegnanti e ragazzi per poter delineare e raccontare un periodo storico della nostra società.

Le azioni dell’Osservatorio:

1. giugno – settembre 2020

Interviste agli/alle insegnanti per capire quali sentimenti hanno colto nei loro studenti durante il lockdown e nell’esperienza delle lezioni on-line.

2. settembre 2020dicembre 2021

a) Incontro con i ragazzi: raccolta di riflessioni e sensazioni su ciò che questo periodo di pandemia ha cambiato nella loro vita, quali segni emotivi, quali paure, quali desideri, in breve: quali ferite ha aperto.

b) Confronto creativo con i ragazzi e gli/le insegnanti partendo dalla domanda: quali cicatrici ha lasciato sulla “pelle emotiva” l’esperienza sociale vissuta?

Il confronto creativo ha lo scopo di avviare un lavoro di scrittura drammaturgica dove, attraverso la metamorfosi metaforica, la narrazione potrà rappresentarsi come catarsi e simbolizzazione dei vissuti.

L’obiettivo è sicuramente alto e forse ambizioso, ma la voglia di provarci è tanta.

FramMenti di un tempo sospeso: un nuovo viaggio, una nuova scommessa.

Partecipano alla ricerca:

Guido Castiglia (direzione artistica), Claudia Casella (direzione progettuale). Alessandro Rossi (coordinatore), Alessandro Ruta, Alice Pavan, Annamaria Andrei, Giacomo Bisceglie, Gianluigi Marra, Giulia Maino, Margherita Molinazzi, Matteo Bergonzoni, Mattia Guerra, Michele Volpi, Sara Moscardini, Silvia Caltagirone, Vanessa Banzo.