In viaggio con Nessuno
di e con Guido Castiglia
collaborazione all’allestimento Lucio Diana
disegno luci Marina Giacometto
luci e fonica Franco Rasulo

“In viaggio con Nessuno” è il racconto dell’Odissea visto attraverso le emozioni di Ulisse, è una narrazione leggera nella quale parola e corpo, come per gli antichi aedi, si trasformano in azione e scenografia; è un racconto quasi cinematografico, dove l’immaginario emotivo prevale nel linguaggio, mostrando il fianco “debole e umano” dell’eroe omerico.

Il giovane spettatore potrà ascoltare e “vedere” con la propria capacità immaginativa, le esperienze e le emozioni che compongono l’Odissea, viaggiando con le ansie, le speranze, i desideri, le paure e il coraggio dell’uomo chiamato Ulisse.

Lo spettacolo è frutto di un intenso lavoro sull’Odissea svolto con i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado, che ha orientato il lavoro di scrittura verso una scelta peculiare: parlare dell’Odissea attraverso le emozioni di Ulisse e, allo stesso tempo, parlare delle emozioni contemporanee attraverso l’Odissea.

A partire da 11 anni
Lo spettacolo

“In viaggio con Nessuno” è il racconto dell’Odissea visto attraverso le emozioni di Ulisse; è una narrazione leggera nella quale parola e corpo, come per gli antichi aedi, si trasformano in azione e scenografia; è un racconto quasi cinematografico, dove l’immaginario emotivo prevale nel linguaggio, mostrando il fianco “debole e umano” dell’eroe Omerico, trasformandolo in un uomo nel quale ci si può facilmente identificare (“Ulisse è uno di noi, tutti siamo dei Nessuno che nascondono un eroe capace di agire nel momento giusto”). Il giovane spettatore potrà ascoltare e “vedere” con la propria capacità immaginativa, le esperienze e le emozioni che compongono l’Odissea, viaggiando con le ansie, le speranze, i desideri, le paure e il coraggio dell’uomo chiamato Ulisse. “In viaggio con Nessuno” è frutto di un intenso lavoro sull’Odissea svolto con i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado. Gli stimoli raccolti e il confronto sull’opera di Omero ha orientato il lavoro di scrittura drammaturgica verso una scelta peculiare: parlare dell’Odissea attraverso le emozioni di Ulisse e, allo stesso tempo, parlare delle emozioni contemporanee attraverso l’Odissea.
Le emozioni quindi come “fuoco” comunicativo; perché esse appartengono all’universalità antropologica dell’essere umano, al di là del tempo e dei linguaggi. I racconti dell’Odissea si sono rivelati la terra fertile nella quale scoprire e riconoscere gli stati d’animo, le sensazioni e le emozioni che accompagnano il passaggio dall’età preadolescenziale all’età adulta, cioè l’adolescenza, con la sua complessità, con le sue contraddizioni e debolezze, con le sue energie e i suoi disorientamenti, con quella volontà di sapere, di sperimentare, di scoprire e di conoscere il mondo, perdendocisi dentro. Un mondo popolato di mille pericoli e fascinazioni, ma necessario alle proprie esperienze per poter vivere con una nuova coscienza di sé e della realtà, dove “la mente è l’unica dea”.

Le tematiche principali

Il progetto di ricerca che ha portato alla scrittura di “In viaggio con Nessuno” ha visto un percorso di analisi, approfondimento e confronto (con ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado) sul riconoscimento degli stati emotivi insiti nel testo omerico, messi a confronto con quelli dei ragazzi stessi. L’Odissea è divenuta così il sonar rilevatore e rivelatore del mondo emotivo adolescenziale e il suo racconto, il legame narrativo tra la sensibilità antica e quella contemporanea, evidenziando quanto, l’intimo degli stati d’animo umani, non siano cambiati e quanto essi possano essere parte importante di scelte consapevoli. Ulisse è un eroe che perde la strada del ritorno, è un essere umano che, nelle traversie che affronta, confida solamente in se stesso; rivelando tutta la sua umanità e la sua debolezza. E’ un uomo, Ulisse, travolto dagli eventi, ma che mai si piega a subirli, anzi, accettando e gestendo le proprie emozioni egli non perde mai di vista il suo unico obiettivo: tornare a casa. “In viaggio con Nessuno” è il racconto di un uomo che, al di la del tempo, può trasformarsi in una figura emblematica dell’uomo contemporaneo.

L’idea scenografica

Lo spazio scenico pensato da Lucio Diana è uno spazio circolare, come circolare è la stessa Odissea.
La circolarità riporta concettualmente al punto di partenza e allo stesso tempo delimita lo spazio narrativo dell’attore in scena ponendolo al centro, intorno, a latere, a seconda dell’intensità e del significato narrativo del momento. Un tappeto circolare di cinque metri di diametro con al centro una pedana circolare di due metri e mezzo di diametro sulla quale un’altra piccola pedana decentrata rappresenta il fulcro drammatico recitativo, rappresentano altresì le isole: isole mentali, isole narrative, isole immaginarie che accompagnano tutto il racconto.

Fonti

1.“Odissea” – Omero – nella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti – ed. Einaudi
2.“Odissea, viaggio del poeta con Ulisse” – Tonino Guerra – ed. Bracciali

Letture

1.“Il complesso di Telemaco, genitori e figli dopo il tramonto del padre” – Massimo Recalcati – Feltrinelli
2.“Psicologia della Paura” – Anna Oliverio Ferraris – ed. Bollati Boringhieri
3.“Non siamo capaci di ascoltarli “– Paolo Crepet – ed. Einaudi
4.“L’intelligenza delle emozioni” – Martha Nussbaum – Il Mulino

Suggestioni

“Nostos – il ritorno” – film di Franco Piavoli – Produzioni Medusa

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In teatro

spazio scenico minimo 6×8 m
quadratura nera fondale e quinte all’italiana
graticcio Si – o possibilità di poter appendere il fondale di scena.
sipario Non necessario
presa elettrica 16 o 32 o 63 A – 380 + neutro per strumentazione illuminotecnica. Una presa 220 V per la fonica
carico elettrico 16 KW

Materiale certificato in uso alla compagnia:

  • impianto d’illuminotecnica con 16 PC da 1000 W.
  • 2 casse acustiche attive.
  • lettore CD.
  • impianto fonico compreso di microfono a capsula.
  • scenografia ignifuga.
In luoghi non teatrali

Lo spettacolo è rappresentabile, sotto forma di pura narrazione e senza gli effetti luce utili all’arricchimento teatrale del testo, anche in luoghi non teatrali alle seguenti condizioni:

spazio scenico minimo 6×6 m
presa elettrica È sufficiente una presa 16A in prossimità dello spazio scenico (la compagnia è dotata di trasformatori per la regolazione su mixer luci).
carico elettrico 5 KW
oscurabilità nel caso il luogo non fosse oscurabile lo spettacolo, pur inficiandone l’efficacia visiva e la concentrazione del pubblico, potrà essere egualmente rappresentato

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